Avete mai sentito parlare de El Peine del Viento?
Si tratta di una scultura realizzata in acciaio dall’artista basco Eduardo Chillida, il simbolo di San Sebastian.
San Sebastian, Donostia in basco, è una tra le città più belle dei Paesi Baschi; qui oceano e vento regnano sovrani, il lato selvaggio del nord della Spagna.
La prima volta che ho visto le sculture era una sera di gennaio. Un caro amico basco, Roberto, aveva voluto farmi una sopresa portandomi in quel luogo così importante per i baschi.
Non capivo esattamanete il perchè del suo entusiasmo, il perchè di quella strana luce negli occhi: come quando stai per fare un regalo ad una persona cara e sai già che lo hai azzeccato.
Ebbene… l’ ho capito non appena ho sentito il vento e il rumore delle onde infrangersi sulle rocce. E’ vero, Roberto ci aveva proprio azzeccato!
In quel momento mi sono sentita parte di una comunità, di un luogo. Era il mio battesimo basco, da quel momento sarei stata figlia dell’oceano e del vento.
Sono tornata in quel luogo dopo molti anni, questa volta era novembre e la natura mi ha regalato un altro elemento, la pioggia.
Questa volta ero ioche portavo per la prima volta qualcuno in quel posto magico.
E negli occhi avevo lo stesso entusiasmo di Roberto. Era come se stessi passando mia volta una conoscenza mistica.
Secondo voi anche io ci ho azzeccato?
E’ come se questo testimone si tramandasse proprio dallo stesso Chillida.
Dicono che i baschi siano duri, chiusi… in realtà sono proprio l’opposto. E ce lo dimostra proprio lo stesso artista dedicando un’opera così piena di significato alla sua terra.
San Sebastian è talmente bella che persino il vento ha il dovere di pettinarsi prima di giungere al suo cospetto.
VI SPIEGO COME ARRIVARE ALLA SCULTURA
La scultura si trova oltre la spiggia di Ondarreta, all’estremo della baia della Concha.
Le spiagge di San Sebastian sono infatti tre:
la Zurriola o la “spiaggia dei surfisti”, qui l’oceano fa sentire tutta la sua forza.
La Concha per la sua forma a conchiglia (da cui prende il nome), più riparata e dove la marea lascia deserti di sabbia.
E Ondarreta, una lunga distesa dorata con di fronte l’ Isola di Santa Clara e accanto il monte Igueldo.
Proseguendo lungo la passeggiata che porta fino alla fine della spiaggia di Ondarreta ecco intravedere le tre sculture che realizzano l’opera.
Le prime due sono una di fronte all’ altra, ad esprimere dialogo tra presente e passato. La terza è invece totalmente staccata dalle altre due, protesa verso l’orizzionte, e rappresenta il futuro.
Dei grandi pettini per il vento.
LA FORZA DELLA NATURA DIETRO IL SIGNIFICATO DELL’OPERA
L’ opera de El Peine del Viento è stata realizzata nel 1977, ed esprime l’idea di connettere l’uomo con se stesso e con il cosmo e la natura.
Il luogo dove sono state posizionate le tre scuture è quello dove l’artista amava rifugiarsi. Lontanto dal caos della città, tra oceano e vento, un luogo dove trovare la pace interiore.
E per questo motivo gli elementi della natura diventano più importanti dell’opera stessa, in quel luogo ognugno di noi abbandona per un attimo la realtà per crearsi una dimensione personale.
L’ acciaio è stato da sempre uno tra gli elementi preferiti dallo scultore per la sua capacità di mutare con il tempo grazie all’azione della natura pur mantenendo la sua forma.
CURIOSITA’
Accanto alle due sculture vicine sono stare realizzati sette fori nel suolo della piazza che simbolicamente rappresentano le sette province basche.
Quando l’oceano s’incanala sotto la banchina, l’aria che accompagna le onde entra nei fori emettendo dei grandi soffi d’ acqua e aria.
Provate a mettervi sopra o vicino ad uno di questi fori… lascio a voi la sorpresa.