LE PALAFITTE DI AZEGLIO

Quando mi hanno parlato delle palafitte di Azeglio pensavo che fosse il solito sito aecheologico noioso.

E invece mi sono dovuta ricredere.

Le palafitte di Azeglio, sulla sponda opposta del lago di Viverone, sono state ricostruite grazie a reperti trovati in loco, come pali e pontili.

Risalgono all’età del bronzo, tra il 1650 e il 1350 a.C, altri reperti trovati nel sito sono conservati nel Museo di Antichità di Torino e il Museo del Territorio Biellese.

DESCRIZIONE DEL SITO

La zona del lago di Viverone è fatta di paludi e boschi; qui sono venuti alla luce circa 5000 pali conficcati nel terreno, strutture di un grande villaggio palafittico.

All’interno del villaggio si trovavano non solo le abitazioni, ma anche i recinti per gli animali.

Un sentiero collegava la terraferma alle palafitte e i piani erano rialzati per ripararsi dall’umidità del suolo e dalle piene improvvise.

E’ possibile entrare nelle palafitte, e al loro interno sono presenti foto e descrizioni degli animali che popolano la zona.

Il sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Vi ho incuriosito? Bene, allora vi spiego come arrivarci.

COME ARRIVARE

Raggiungete Azeglio, via Boscarina, e lasciate la macchina nell’ampio parcheggio.

Dopo aver imboccato la strada sterrata vi ritroverete in breve tempo tra i boschi.

In meno di un’ora raggiungerete le palafitte.

Potete decidere di percorrere i diversi sentieri che costeggiano il lago di Viverone anche in bicicletta.

CURIOSITA’

Nella stessa area protetta si trova anche un’area faunistica con una torretta per il Birdwatching, panchine e tavoli in legno per il pic-nic.

Qualche mese fa la torretta e la piattaforma in legno per arrivare, è stata messa ko dal maltempo.

Mi raccomando, prima di mettervi in marcia verso la torretta verificate sul sito del comune lo stato di agibiltà.

Il sentiero può essere percorso a piedi o in bicicletta.

Siete pronti per un tuffo nel passato?

Se state visitando le palafitte di Azeglio potete fare anche un piccolo salto alla Big Bench n.187 di Viverone, ve ne parlo qui.