MONTE PIANA

L’escursione sul Monte Piana è una tra quelle che non finirò mai di consigliare a chi si trova sulle Dolomiti di Sesto.

Mi era stata a mia volta consigliata da una guida Cai del luogo, e dire che fino ad allora non l’avevo nemmeno presa in considerazione.

Vero, parliamo ormai di cinque anni fa e all’epoca sui social si trovava molto meno materiale.

E da allora non ho fatto altro che suggerirla a tutte quelle persone che mi chiedono cosa fare sulle Dolomiti di Sesto.

Perchè il Monte Piana è così importante? Perchè è un vero e proprio museo a cielo aperto della Prima Guerra Mondiale, uno tra i musei tenuti meglio.

Grotte, trincee e capanni… al termine della giornata non vi sarete nemmeno accorti di aver camminato così tanto.

Ora vi racconto meglio.

DESCRIZIONE

Ci troviamo a Misurina, famosa per l’immagine del suo lago con il Monte Cristallo che si specchia nelle sue acque.

Per raggiungere il Monte Piana occorre costeggiare il lago, in direzione del campeggio.

Arrivati al Ristorante Genzianella troviamo i cartelli per il Monte Piana.

Si tratta di un tratto quasi tutto su strada, in salita. In alcuni tratti è possibile lasciare la strada e percorrere brevi sentieri tra un tornante e l’altro.

In circa un’ oretta o poco più , 5km con un dislivello di D+450mt.

Si arriva al Rifugio Bosi, 2205mt e da qui parte l’escursione sul Monte Piana.

Fin dalla partenza il paesaggio è pazzesco, offre a 360 gradi una vista sulle Dolomiti: Croda Rossa, Monte Cristallo, i Cadini, Sorapiss e sulle Tre Cime di Lavaredo.

Il Monte Piana è un altopiano con diversi saliscendi, ma senza particolari tratti impegnativi, il dislivello è di circa un centinaio di metri.

Seguendo il sentiero si arriva alle prime trincee e ponticelli di legno.

La curiosità è tanta. Pensare che un secolo fa proprio su questi sentieri si svolsero i combattimenti tra italiani e austriaci, tra cannoni e filo spinato.. i birividi.

Per due anni consecutivi persone fino ad allora confinanti si trovarono l’uno contro l’altra a combattere.

Da un lato il Monte Piana fronte italiano, e dall’ altro il Monte Piano fronte austriaco.

ESPLORANDO IL MONTE

Esplorando il monte si arriva al confine tra Auronzo e Dobbiaco, e si prosegue.

Si arriva sul Monte Piano, fortezza degli austriaci.

Qui si vede in lontananza la croce di Dobbiaco su un lastricato calcareo.

Pur essendo presente una traccia ben visibile, il Monte Piana può essere espolorato in lungo e in largo, facendo sempre attenzione ai tratti esposti.

Il tempo per l’escursione è soggettivo, sicuramente è da dedicare tutta una giornata.

Il ritorno avviene sempre raggiungengo il Rifugio Bosi e poi scendendo verso Misurina.

CONSIGLI

Trattandosi di un’ escursione che richiede tempo il mio consiglio è quello di salire al mattino con il servizio delle Jeep shuttle.

Le navette partono sempre dal Ristorante Genzianella di Misurina, troverete la postazione per fare i biglietti nel parcheggio sterrato di fronte al campeggio.

Il costo per il viaggio di a/r in Jeep è di 20€, ma potete anche pernsare di fare solo l’andata per 13€, in modo da arrivare freschi sul Monte Piana e iniziare l’escursione presto.

Considerate infatti che il Monte non ha ripari quindi in una giornata soleggiata e calda meglio sfruttare le ore più fresche.

In caso di maltempo potete ripararvi in qualche trincea.

Portate sempre una buona riserva d’acqua, è vero che c’è il Rifugio, ma se vi trovate dall’altra parte del Monte non è poi così vicino.

Sono stata sul Monte Piana due volte, e fortunatamente non ho mai trovato tanta gente, anzi mi verrebbe da dire praticamente nessuno.

L’ultima volta, un paio di anni fa, mi sono imbattutta a luglio in una tempesta di ghiaccio, e devo dire che faceva abbastanza freddo.

I MIEI PENSIERI DURANTE L’ESCURSIONE

Durante l’escursione sul Monte Piana mi sono più volte soffermata a pensare a quanti ragazzi hanno perso la vita su quei prati, allo scenario che avevano intorno, le Dolomiti.

Pensate il freddo in inverno, con abbigliamento e scarpe meno tecnico di oggi, il freddo in mezzo a quelle trincee.

E intorno senti solo silenzio e il vento.. come se questo Monte racchiudesse dentro di sè i respiri di tutti i suoi caduti.

Il Monte Piana è un altro luogo delle Dolomiti dove ho lasciato un pezzo di cuore.

Non so spiegarvi il perchè, ma per me è un posto che sento molto vicino.

E la cosa più bella è che, vicino alla croce di Dobbiaco, allargando le braccia puoi abbracciare le Tre Cime di Lavaredo.