Le isole Tremiti in primavera sono state una piacevole scoperta.
Durante il mio viaggio sul Gargano, in Puglia, la scorsa primavera, abbiamo dedicato una giornata intera alla scoperta dell’isola di San Nicola.
Certo, l’isola non è grandissima, ma complice la bellissima giornata e la pochissima gente che quel giorno aveva avuto la nostra stessa idea, non potevamo fare scelta migliore.
COME SI RAGGIUNGE L’ISOLA
Partendo da Vieste, i collegamenti sono gestiti da un servizio via mare che in questa stagione effettua solo due corse.
La partenza del mattino è prevista dal porto di Vieste alle 8.30 e il ritorno da San Nicola alle 16.35 (informati che sia ancora così, gli orari sono del 2023).
La navetta effettua una fermata a Peschici, e in circa un’ora e mezza si arriva alle Isole Tremiti.
Ci sono due alternative: scendere a San Nicola e trascorrere la giornata su quest’isola, oppure pagare un supplemento e restare sul traghetto e fare il giro delle isole.
Noi abbiamo preferito scendere e visitare tutta l’isola di San Nicola.
L’ISOLA DI SAN NICOLA
In questa stagione l’isola è davvero suggestiva.
Il mare ha una varietà di colori, l’aria è fresca e il sole è piacevole.
I prati sono una distesa esplosiva di colori, e tutta l’isola viene presa d’assalto dai gabbiani in nidificazione.
Scesi dal traghetto un arco medievale ci dà il benvenuto all’interno della mura che circondano il cuore dell’isola salendo attraverso una rampa. Qui troviamo una feritoia usata dai monaci per scrutare il mare.
Forte la presenza ellenica con la tomba attribuita a Diomede e quella medievale.
Le falesie a picco sul mare raggiungono anche i 60mt d’altezza.
Addentrandoci nel cuore dell’isola incontriamo la parte centrale del borgo abitato che pian piano sfuma verso il castello dei Badiali.
COSA VEDERE SULL’ ISOLA
Il castello dei Badiali venne costruito nel XIII secolo da Carlo I D’Angiò.
L’intento era quello di respingere gli attacchi nemici esterni.
All’ingresso della fortezza è possibile trovare il Torrione di avvistamento Angioino a pianta circolare, e una loggia con al centro un pozzo molto profondo che serviva per raccogliere l’acqua piovana, chiamata anche loggia della Meridiana.
Proseguendo incontriamo la Chiesa di Santa Maria a Mare, utilizzata nei secoli scorsi anche come monastero.
Le due costruzioni sono attualmente in ristrutturazione quindi potreste trovare delle aree non accessibili.
Il sentiero si addentra nella parte dell’isola più selvaggia.
Tra distese di prati fioriti e gabbiani si trova anche una delle stazioni sismiche nazionali.
Immagino che in estate l’isola sia viva e piena di energia, ma in primavera si ha modo di scoprire il suo lato selvaggio.
CURIOSITA’
Le Isole Tremiti sono state per anni rifugio sicuro di un grande cantante della musica italiana: Lucio Dalla.
Lucio era solito ormeggiare la sua barca davanti all’isola di San Nicola e passarci lunghi periodi.
Sull’isola molti sono i richiami e gli omaggi dedicati al cantautore.
Alcune delle sue canzoni più belle sono state scritte proprio qui, pensa che a bordo della sua imbarcazione aveva un vero e proprio studio di registrazione.
4 Marzo 1943, Piazza Grande, Com’è profondo il mare e l’intero album Luna Matana sono nate proprio sulle Isole Tremiti.
Da qualche anno inoltre è possibile affittare per le vacanze anche la villa che il cantante aveva acquistato sull’isola.
Se cerchi invece una località ancora più a sud, ti suggerisco Santorini, in Grecia.
Ti racconto la mia esperienza greca sempre in primavera qui.