IL CARNEVALE D’IVREA

Il 6 Gennaio è il giorno dell’ Epifania, ma qui a Ivrea questa data segna l’inizio del Carnevale. Si, avete capito bene..

Il Carnevale che si celebra nella mia città adottiva non è un Carnevale come tutti gli altri con sfilate di carri allegorici, coriandoli e feste. 

Lo Storico Carnevale d’Ivrea è si sfilata di carri, ma da battaglia.

Ivrea, famosa in tutto mondo per aver dato i natali all’ Olivetti, tutti gli anni richiama turisti per il suo Carnevale, quello della Battaglia delle arance. 

La manifestazione

La manifestazione ha inizio il 6 Gennaio, quando i Pifferi e i Tamburi escono per le vie della città per dare il via ad una nuova edizione suonando l’ Inno del Carnevale. E così per tutte le domeniche che verranno fino al Carnevale si susseguono gli eventi, come la proclamazione del Generale e degli Abbà, la benedizione dei cavalli, ecc. 

Lo spirito dello Storico Carnevale vive nella rievocazione di un episodio del medioevo: un barone che affamava la Città venne scacciato grazie alla ribellione della figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo “jus primae noctis” e che accese la rivolta popolare. L’eroina della festa è Violetta, al suo fianco il Generale, che ha il compito di garantire il corretto svolgimento della manifestazione. Segue lo Stato Maggiore Napoleonico, composto da Ufficiali a cavallo e Vivandiere. Ovviamente è superfluo dire che ogni bambina eporediese sogna di poter vestire i panni di Violetta. 

Nella battaglia il popolo, rappresentato dagli aranceri a piedi sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature.

In segno di partecipazione alla festa tutti i cittadini ed i visitatori, a partire dal Giovedì Grasso, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza. Questo rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese. 

Il giovedì grasso è il giorno dei bambini, con feste  in piazza e visita dei personaggi del Carnevale negli asili e nelle scuole. 

E’ sabato sera però che si entra nel vivo delle manifestazione, quando viene annunciato il nome di chi vestirà per tre giorni i panni di Violetta, fino ad allora tenuto segretissimo. La battaglia dura tre giorni, da domenica a martedì, quando viene annunciata la squadra vincitrice. E mentre gli aranceri si danno battaglia a colpi di arance, la Mugnaia sfila in corteo lanciando alla folla mimose e cioccolatini. 

Le polemiche

Da anni si susseguono polemiche di animalisti che giudicano la manifestazione troppo violenta per i cavalli, ma Ivrea nutre un profondo amore per i cavalli tanto da aver preso il suo nome proprio da loro, Eporedia. Nel medioevo infatti fu crocevia dei Romani per il passaggio nelle Gallie, e la cittadina aveva la funzione di stazione di cambio dei cavalli. E non dimentichiamo che a luglio in occasione della festa del Santo Patrono della città vi è una grande festa dei cavalli.

Altra polemica che da anni accompagna il Carnevale è lo spreco delle arance; in realtà non si tratta di nessuno spreco in quanto le arance utilizzate in battaglia sono destinate al macero, quindi andrebbero comunque buttate, e la poltiglia che si crea alla fine di ogni giornata viene portata alle torbiere dove diventerà concime organico. 

Curiosità

L’ultima edizione del Carnevale si è svolta nel Febbraio del 2020, interrotta per l’epidemia del covid.

Per assistere al Carnevale la domenica, prima giornata di lancio, per i non residenti è necessario acquistare un biglietto per accedere alla battaglia.

Attenzione però: le piazze, per motivi di sicurezza, sono a numero chiuso, per cui in quelle più piccole è necessario aspettare qualche istante prima di entrare. Anche la proclamazione della Mugnaia che avviene il sabato sera si svolge a numero chiuso.

Le piazze in cui si svolge il tiro sono cinque:

  • Piazza di città condivisa dalle squadre delle Picche e della Morte
  • Piazza Ottinetti condivisa dalle squadre degli Scorpioni e degli Scacchi
  • Il Borghetto piazza esclusiva dei Tuchini
  • E piazza del Rondolino condivisa da Mercernari, Diavoli e Pantere
  • Piazza Freguglia per i Credendari
Il mio Carnevale

Per molti anni ho assistito al Carnevale in prima linea, fotografando gli aranceri durante la battaglia, rischiando qualche arancia qua e là.

Poi ho deciso di prendermi una pausa approfittando dei giorni di festa per viaggiare.

E voi ci siete mai stati?