Avete già visto Santorini in Primavera?
Quattro anni fa ho deciso di regalarmi Santorini per i miei primi quarant’anni.
Certo, la destinazione doveva essere importante, ma la Patagonia non era realizzabile per questione di costi.
Così ho prenotato il volo, Milano-Santorini dal 14 al 17 aprile: per me voleva dire conoscere la Grecia per la prima volta!
SANTORINI
L’isola di Santorini, nel mar Egeo raggiungibile in circa 2h 1/2 di volo, è conosciuta in tutto il mondo per le sue caratteristiche chiese con le cupole blu e per i mulini bianchi di Oia.
Fu distrutta da un’eruzione vulcanica nel XVI secolo a.C., dando vita all’attuale paesaggio dalle pareti a picco sul mare.
Le case dalle pareti bianche e a forma di cubo che contraddistinguono le due città principali, Thira e Oia, sono arroccate in cima alle scogliere che si affacciano su una caldera (cratere sottomarino).
Da queste città il panorama si allarga sul mare, di fronte alle isole di Nea Kameni dove è possibile visitare il vulcano ancora attivo e Therasia, e sulle piccole e sulle spiagge fatte di pietra vulcanica nera, rossa e bianca.
Si narra che Santorini sia proprio la leggendaria Atlantide, sommersa dall’eruzione.
Nel sito archeologico di Akrotiri, al sud dell’ isola è possibile vedere i resti venuti alla luce dal mare.
RACCONTO DEL VIAGGIO
1° GIORNO
Arrivati in aeroporto alle 11.40 ora locale, +1 di fuso dall’Italia, abbiamo preso un taxi per arrivare a Thira, circa 10 minuti e questo la dice lunga sulla grandezza dell’isola.
Lungo il tragitto mi ha subito colpita il colore della terra arida con i vigneti, le casette semplici sparse qua e là, l’odore del timo scaldato dal sole.
Arrivati a Thira abbiamo lasciato i bagagli in albergo e ci siamo subito avventurati verso il centro.
Complice la giornata calda e il cielo azzurro il bianco delle case era quasi accecante.
Abbiamo mangiato un gyros pita e passato il pomeriggio curiosando tra vicoli e vie.
2° GIORNO
Il mattino sul presto ci hanno consegnato l’auto che avevamo noleggiato per i giorni successivi.
Il programma per la giornata prevedeva la visita del sud dell’Isola, la red beach, Akrotiri e Vothonas.
Dopo la colazione da LukuMum a base di lukumades abbiamo raggiunto in circa mezz’ora la Red Beach.
Questa deve il suo nome proprio al fatto che la spiaggia è costituita da pietra pomice rossa che frana dalle pareti sovrastanti.
Sembra di essere catapultati su Marte, la consistenza sotto i piedi è stranissima.
Siamo rimasti sulla spiaggia per un po’ e poi ci siamo mossi verso il faro, sulla punta a sud dell’isola.
Purtroppo non è possibile visitarlo all’interno, abbiamo scattato qualche foto e poi via verso Akrotiri.
Akrotiri è una piccola cittadina, le vie e i vicoli sono dipinti di beige.
Sulla strada del ritorno ci siamo fermati a Vothonas a pochi chilometri da Thira.
Le vecchie case di questo paesino furono scavate nella roccia per proteggersi dalle tempeste. E la stessa chiesa di Agia Anna è stata scavata in una grotta, favolosa!
3° GIORNO:
Ultimo giorno a Santorini. La mattina nonostante il tempo fosse grigio e fresco abbiamo deciso di scendere tutti i 587 gradini verso il porto vecchio di Thira.
La cittadina essendo a picco sul mare si trova ad un dislivello di 260m ed è possibile scendere al porto o effettuare il cammino inverso anche sui famosi asinelli.
Mezzo alternativo è sicuramente la funicolare che in nemmeno due minuti compie l’intero tragitto.
Noi siamo scesi a piedi, la discesa non è particolarmente ripida, il lastricato di pietra però corre velocemente; lungo il cammino s’incontrano le stazioni degli asini e gruppetti che salgono o scendono.
Per il ritorno abbiamo scelto la funicolare.
Nel pomeriggio abbiamo visitato un’altra perla di Santorini: Oia.
Avete presente le immagini delle cupole azzurre e dei mulini: ebbene si tratta proprio di Oia.
Cittadina moderna, con musei e gallerie d’arte, la via principale è ricca di negozi di lusso.
Così bianca e così perfetta… abitazioni a ridosso dell’orlo della Caldera tra piccoli vicoli e piscine.
E tra le abitazioni quadrate con i tetti a mezzaluna si ergono i mulini a vento che furono anch’essi abitazioni ma che ora sono diventati locali notturni e alberghi di lusso.
La nostra vacanza a Santorini terminava così. Un po’ di rammarico per non essere riusciti a visitare proprio tutto, l’isola di Nea Kameni con il vulcano, le spiagge di Oia, Therasia.
4° GIORNO
Abbiamo lasciato l’albergo per dirigerci verso l’aeroporto dove alle 10.20 sarebbe decollato il nostro aereo per il rientro a casa.
INFO PRATICHE
Per quanto riguarda la scelta della struttura dove alloggiare abbiamo optato per qualcosa che fosse non troppo lontano dal centro, il Summer Time Villa, un albergo in stile greco rinnovato recentemente, molto bello e pulito.
A nemmeno cinque minuti a piedi dal centro, in una zona tranquilla, l’albergo rimane al di là della caldera, quindi non proprio in centro ma è un buon compromesso. Potete trovare la recensione dell’albergo qui.
Per il noleggio dell’auto non ci siamo affidati alle solite agenzie tradizionali ma ho trovato un’agenzia locale molto disponibile e a buon prezzo: Motor Inn.
L’agenzia offre diversi servizi tra cui la consegna dell’auto direttamente in albergo nel giorno e nell’ora che fa più comodo al cliente, e la riconsegna del veicolo direttamente in aeroporto,lasciando le chiavi della macchina sotto al tappetino.
Abbiamo prenotato l’auto dall’Italia ed è possibile scegliere diverse opzioni per il pagamento (totale, parziale o solo prenotazione) senza che venga fermato nessun importo cauzionale sulla carta di credito.
La nostra macchina, una UP, era nuovissima e ci siamo trovati benissimo.
Niente paura comunque se decidete di prenotare una macchina durante il soggiorno, a Santorini le agenzie di noleggio sono ovunque.
Per il parcheggio a Malpensa ci siamo affidati invece ai ragazzi di Le torri Parking, servizio impeccabile e prezzi più che competitivi.
CURIOSITA’
E per finire alcune curiosità:
vi siete mai chiesti come vengono mantenute così bianche e perfette le pareti bianchi dei negozi e delle case? Vengono ridipinte di continuo la notte.
Vi eravate mai accorti che il greco ha una cadenza molto simile allo spagnolo? Ho scoperto che ci sono diversi studi a riguardo in campo fonetico.
Santorini in primavera è un esplosione di colori, fiori e giardini sono meravigliosi.
Santorini è arte; negozi e produzioni di artisti locali rendono l’isola una galleria d’arte.
La cucina riprende i piatti della nostra tradizione mediterranea: la purea di fave, la moussaka, i souvlaki.
Escludendo la colazione che abbiamo sempre fatto da LukuMum , abbiamo provato diversi locali.
A Thira siamo stati da Obelix per un pranzo veloce a base di pita gyros e falafel, e nei ristoranti Elia e da Cesare per assaggiare le specialità greche.
Ad Akrotiri abbiamo provato il ristorante Porto Bello, semplice ma con piatti tradizionali deliziosi.
Visitare Santorini in primavera si è rivelata una scelta vincente. Nel mese tra aprile e maggio i turisti sono ancora pochi ed è possibile viviere l’isola con tranquillità.
Vi ho convinti?