Il giro ad anello intorno al Sass de Putia è stata la prima escursione di questa nuova avventura dolomitica in Alta Badia.
Si tratta di un’escursione di difficoltà media, non tanto per i tratti montani quanto per la lunghezza dell’itinerario.
E meno male che volevamo partire con qualcosa di semplice per scaldare le gambe.
L’ ESCURSIONE
Si parte dal Passo delle Erbe. Qui tantissimi pannelli esplicativi raccontano flora e fauna del territorio montano in cui ci troviamo, e la rete sentieristica propone diversi itinerari.
Si segue il sentiero delle malghe, o Utia come vengono chiamate in queste zone, e in meno di venti minuti si arriva al primo bivio.
Da qui si può decidere di seguire la Roda de Putia verso la forcella con il sentiero 8A oppure verso JU DE GOMA con il sentiero 8B.
Noi abbiamo seguito il sentiero di destra, l’8A e devo dire che se si vuole fare l’intero giro del Sass è la scelta migliore, per come è strutturato il sentiero.
La prima parte del sentiero è semplice, non ci sono grandi dislivelli, saliscendi con sentiero più o meno stretto, ma nessun tratto difficile.
Il primo scossone con la salita si ha dopo circa un’oretta sulla salita che porta verso il canalone della forcella.
Superata questa penserete di essere arrivati a buon punto, ed invece davanti a voi troverete la salita con il dislivello maggiore, quella che porta appunto alla forcella.
Il sentiero qui diventa il 4 e inizia il dislivello maggiore, salendo con un D+ di 300mt.ma superata la forcella il più è fatto.
Si sale su roccia e ben presto si passa sul versante opposto, attraversando il canalone, passando su sentiero a zig zag.
Arrivati in cima il panorama che si apre davanti a noi è spettacolare.
Da qui i sentieri proseguono verso la cima del Sass, il rifugio Genova oppure si continua con la Roda de Putia per completare il giro ad anello.
LA SECONDA PARTE DEL SENTIERO
Scendiamo proseguendo la Roda de Putia, verso i Prati Vaciara, secondo le indicazioni CAI 1H40 dovrebbero essere sufficienti per ritornare al Passo delle Erbe.
Il sentiero scende ripido, annullando il dislivello fatto per arrivare alla forcella.
A parte il primo tratto il sentiero si è trasformato da escursionistico a stradina sterrata, questo è il lato delle malghe, quindi accessibile anche alle auto autorizzate.
Davanti e intorno a noi ampi pascoli verdi e cime dolomitiche imponenti.
Ecco apparire la prima malga, la Vaciara.
Superata la malga troviamo la prima deviazione a sinistra per il Passo delle Erbe, abbandonando la strada sterrata e tornando su sentiero, e si sale di nuovo.
Raggiungiamo Goma, 2.160mt qui un’aquila scolpita in legno ci dà il benvenuto.
Con nostro stupore scopriamo che le indicazioni CAI segnano il Passo delle Erbe a 1H40, lo stesso tempo indicato dalla forcella, peccato però che di strada ne abbiamo già fatta almeno per un’ ora abbondante.
Scendiamo seguendo il sentiero 8B, tra boschi e saliscendi e ci riportiamo su una strada sterrata, arrivando alla Utia de Goma.
Attraversando l’ultimo bosco di conifere e massi erratici ecco arrivare all’ultima malga, Utia Mont de Fornella, punto di partenza di questa mattina.
Non ci resta che proseguire verso il Passo delle Erbe per la conclusione di questa prima giornata.
DETTAGLI TECNICI
- PARTENZA/ARRIVO: Passo delle Erbe
- LUNGHEZZA: 14 km circa
- DISLIVELLO: D+ 570mt
- TEMPO TOTALE: 5H′
- SENTIERO: 8A-4-4B-8B
- QUOTA MAX: 2.361mt
- ATTREZZATURA CONSIGLIATA: Scarponcini, giacca antivento/antipioggia, occhiali da sole, borraccia, bastoncini.
CURIOSITA’
La salita dalla forcella al Sass de Putia richiede un buon allenamento e non sottovalutate l’ultimo tratto per la cima che richiede kit da ferrata.
Il sentiero 4 che porta alla forcella coincide con un tratto dell’ ALTA VIA 2 delle Dolomiti, aperta dai fratelli Messner originari proprio di queste zone.
Non sottovalutare le tempistiche nell’ intraprendere questa escursione, i tempi sui cartelli ufficiali del CAI si sono rivelati totalmente inesatti.
Al Passo delle Erbe troverai un ampio parcheggio dove lasciare l’auto, ma se preferisci puoi muoverti tranquillamente con i pullman che ogni ora salgono e scendono dal Passo.
L’ alta Badia confina con passi dolomitici importanti, come il Passo Gardena, il Passo Falzarego verso Cortina, valle di cultura ladina con centri famosi come Corvara e Colfosco.
Se vuoi scoprire come arrivare al Rifugio Genova per allungare questo giro, allora clicca qui.